03-12-2018
Oggi partenza messicana per me e Carlo... partiti alle 10.30 dall'auto :)
In prossimità della forcella Venal si comincia a pestare un pò di neve (lato sx salendo, su sentiero/cengia esposto) e si prende confidenza con il freddo pungente!
In forcella calziamo sia le ghette che i ramponi e piccozza e procediamo così verso la vetta; la neve che troviamo non è trasformata, dunque faticosa da tracciare
In vetta il panorama è notevole e qualche canale inedito stuzzica l'attenzione... in vista dell'imminente stagione scialpinistica
La discesa avviene per lo stesso itinerario, senza difficoltà particolari
momento della salita
vetta, sguardo verso il Pelmo
cengia in discesa
discesa lungo la cresta
dislivello di salita = dislivello di discesa = 1200mt
profilo dei blogghisti
- rudy favero
- ATTENZIONE: in relazione alle gite inserite e descritte in questo blog, gli autori declinano ogni responsabilità per incidenti occorsi ad eventuali ripetitori. Inoltre non verranno indicate difficoltà, pendenze, materiali occorrenti ecc perchè crediamo siano informazioni che competono a guide alpine, libri e/o altri siti
martedì 11 dicembre 2018
Viaz dei cengioni - San sebastiano Nord 2488mt
10-11-2018
Oggi bel gruppetto
Siamo io, Macchia (oggi mafia), Thomas, Carlo, Andrea, Miche, Laura, Stefano e partiamo da Passo Duran diretti al Viaz dei Cengioni.
Macchia non si lamenta ma la vedo perplessa per alcuni passaggi esposti e non banali ... ma alla fine, con l'aiuto di tutti, arriva in vetta anche lei.
Le nuvole vanno&vengono ma ci permettono comunque un ottima visuale e panorama.
In discesa si ripercorre con attenzione la cresta fatta in salita e poi prendiamo il Vant che ci porterà, con un bellissimo giro ad anello, al passo Duran
Dislivello di Salita = dislivello di discesa = 900mt
Oggi bel gruppetto
Siamo io, Macchia (oggi mafia), Thomas, Carlo, Andrea, Miche, Laura, Stefano e partiamo da Passo Duran diretti al Viaz dei Cengioni.
Macchia non si lamenta ma la vedo perplessa per alcuni passaggi esposti e non banali ... ma alla fine, con l'aiuto di tutti, arriva in vetta anche lei.
Le nuvole vanno&vengono ma ci permettono comunque un ottima visuale e panorama.
In discesa si ripercorre con attenzione la cresta fatta in salita e poi prendiamo il Vant che ci porterà, con un bellissimo giro ad anello, al passo Duran
Dislivello di Salita = dislivello di discesa = 900mt
sabato 3 novembre 2018
Cima Ciarido 2504mt
20-10-2018
Le proposte e le idee sono tante ma oggi seguiamo l'idea di Federico: la variante Nord alla Cima Ciarido, ma niente di serio.
Partiamo io, Thomas, Andrea, paola e Federico dal rif Ciareido e, percorrendo i versanti Sud del monte Ciarido, ci dirigiamo al vallone che scende dal Pupo.
Raggiunta la forcella pieghiamo verso dx per percorrere il ripido versante Ovest della Cima (passaggi di I-II°) fino a raggiungere una scomoda e aerea forcellina che ci porta alla base di un pilastro decisamente verticale e non del tutto sano: il tratto chiave della nostra salita.
Qui metabolizziamo meglio le parole del mattino di Federico: non ci sono relazioni ma valuto il passaggio finale tra il II°, il IV° e il Boo°
Tra le varie alternative per superare l'ostacolo optiamo per un passaggio secco (forse IV°), che tira Thomas, che ci porta in un diedro un pò più facile, ma marcio, e dopo aver scaricato a valle qualche 'televisore roccioso' raggiungiamo la cresta dell'anticima.
Dalla cima si gode una bella veduta e la giornata serena aiuta ad ammirare il panorama.
La discesa avviene lungo la via normale, versante Sud, che è decisamente bella e articolata. I passaggi si alternano tra roccia e erba e non sono da sottovalutare
P.S.: Nella parte bassa ci sono due varianti (tant'è che ci siamo divisi): una segue dritta la verticale di discesa (ometti) e una piega decisamente a destra orografica (andando a prendere un canalino in salita nascosto)
Dislivello salita = dislivello discesa = 700mt
una visuale del Pupo dal versante Ovest di salita
passaggio caratteristico della salita versante Ovest. foto by @Federico Canella
tratto chiave della salita... bravo Thomas. foto by @Federico Canella
ultimi metri per la Cima
momenti di discesa e contemplazione
Le proposte e le idee sono tante ma oggi seguiamo l'idea di Federico: la variante Nord alla Cima Ciarido, ma niente di serio.
Partiamo io, Thomas, Andrea, paola e Federico dal rif Ciareido e, percorrendo i versanti Sud del monte Ciarido, ci dirigiamo al vallone che scende dal Pupo.
Raggiunta la forcella pieghiamo verso dx per percorrere il ripido versante Ovest della Cima (passaggi di I-II°) fino a raggiungere una scomoda e aerea forcellina che ci porta alla base di un pilastro decisamente verticale e non del tutto sano: il tratto chiave della nostra salita.
Qui metabolizziamo meglio le parole del mattino di Federico: non ci sono relazioni ma valuto il passaggio finale tra il II°, il IV° e il Boo°
Tra le varie alternative per superare l'ostacolo optiamo per un passaggio secco (forse IV°), che tira Thomas, che ci porta in un diedro un pò più facile, ma marcio, e dopo aver scaricato a valle qualche 'televisore roccioso' raggiungiamo la cresta dell'anticima.
Dalla cima si gode una bella veduta e la giornata serena aiuta ad ammirare il panorama.
La discesa avviene lungo la via normale, versante Sud, che è decisamente bella e articolata. I passaggi si alternano tra roccia e erba e non sono da sottovalutare
P.S.: Nella parte bassa ci sono due varianti (tant'è che ci siamo divisi): una segue dritta la verticale di discesa (ometti) e una piega decisamente a destra orografica (andando a prendere un canalino in salita nascosto)
Dislivello salita = dislivello discesa = 700mt
una visuale del Pupo dal versante Ovest di salita
passaggio caratteristico della salita versante Ovest. foto by @Federico Canella
tratto chiave della salita... bravo Thomas. foto by @Federico Canella
ultimi metri per la Cima
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venerdì 2 novembre 2018
Torre Alleghe - gruppo Civetta 2649mt
13 ottobre 2018
Partiamo io e Alessio dai Piani di Pezzè
Raggiungiamo il rif Coldai e proseguendo lungo il sentiero Tivan fino a raggiungere un ampia forcella che ci fa vedere la caratteristica Torre Coldai (verticale di roccia giallo e nera) e anche la nostra Torre appena a dx.
La via normale è abbastanza evidente e a bolli rossi e si svolge su terreno di I° con roccia mediamente buona.
Il versante di salita (e discesa) è quasi tutto al sole e quindi rende più difficile la presenza di ghiaccio (che a queste quote, e in questa stagione, non sarebbe raro)
La vetta è molto comoda e discretamente panoramica , con l'incombente Civetta lì vicino.
Caratteristica vista del Pelmo e del rif Coldai
esplorazioni per la prossima stagione invernale :)
vetta
divagazioni su una cima secondaria, con dietro la nostra cima appena salita
Partiamo io e Alessio dai Piani di Pezzè
Raggiungiamo il rif Coldai e proseguendo lungo il sentiero Tivan fino a raggiungere un ampia forcella che ci fa vedere la caratteristica Torre Coldai (verticale di roccia giallo e nera) e anche la nostra Torre appena a dx.
La via normale è abbastanza evidente e a bolli rossi e si svolge su terreno di I° con roccia mediamente buona.
Il versante di salita (e discesa) è quasi tutto al sole e quindi rende più difficile la presenza di ghiaccio (che a queste quote, e in questa stagione, non sarebbe raro)
La vetta è molto comoda e discretamente panoramica , con l'incombente Civetta lì vicino.
Caratteristica vista del Pelmo e del rif Coldai
esplorazioni per la prossima stagione invernale :)
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divagazioni su una cima secondaria, con dietro la nostra cima appena salita
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venerdì 31 agosto 2018
Gallerie del Paterno
23-08-2018
Un bel giro al cospetto delle 3 cime di Lavaredo.
Partiamo dal rif Auronzo e raggiungiamo il rif Lavaredo e il rif Locatelli.
Qui calziamo gli imbraghi e piazziamo le lampade frontali sul casco.
Le gallerie della grande guerra sono sempre affascinanti; quando queste finiscono inizia la ferrata, facile, in salita fino a forcella del Camoscio.
Qui si scende per sentiero ripido esposto con bolli rossi, fino a deviare a destra dove, per sentiero-cengia arriveremo a forcella Passaporto e in breve a forcella Lavaredo
...e anche oggi siamo riusciti a non prendere neanche una goccia d'acqua :)
all'inizio, passaggi di accesso alle gallerie
tratto finale della salita verso forcella del Camoscio
da una galleria la spettacolare vista sulle 3 cime di Lavaredo
parte finale dell'itinerario attrezzato: manca poco alla fine dei giochi
Un bel giro al cospetto delle 3 cime di Lavaredo.
Partiamo dal rif Auronzo e raggiungiamo il rif Lavaredo e il rif Locatelli.
Qui calziamo gli imbraghi e piazziamo le lampade frontali sul casco.
Le gallerie della grande guerra sono sempre affascinanti; quando queste finiscono inizia la ferrata, facile, in salita fino a forcella del Camoscio.
Qui si scende per sentiero ripido esposto con bolli rossi, fino a deviare a destra dove, per sentiero-cengia arriveremo a forcella Passaporto e in breve a forcella Lavaredo
...e anche oggi siamo riusciti a non prendere neanche una goccia d'acqua :)
all'inizio, passaggi di accesso alle gallerie
tratto finale della salita verso forcella del Camoscio
da una galleria la spettacolare vista sulle 3 cime di Lavaredo
parte finale dell'itinerario attrezzato: manca poco alla fine dei giochi
Giro delle Pale di San Martino in MTB
19-08-2018
Giro a dir poco spettacolare.
Parto da solo, da Falcade e prendo la cabinovia 'le buse' da qui scendo per mulattiera fino alla strada del passo Valles.
Da qui scendo fino all'imbocco della val venegia; qui la strada è zeppa di gente ma con calma si passa, fino a raggiungere la baita Segantini
Da qui si scende fino a passo Rolle e giu fino a San Martino di Castrozza (con qualche bella variante 'taglia-tornante').
Si prende ora la cabinovia e la funivia che mi porteranno alla base de La Rosetta. Ora in discesa fino al rif Rosetta Pedrotti dove farò pausa pranzo... anchè qui in un mare di gente.
Quando si riparte, alla volta del sentiero 756, si entra in un altra dimensione: la gente è sparita e si pedala in mare di roccia.
A forcella Antermarucol seguo la deviazione per il sentiero 761 che costituisce il tratto chiave della discesa... per poi diventare più facile e stupendo fino a malga Campigat e successivamente in Valle San Lucano - Taibon Agordino
Dislivello salita = 1500mt
Dislivello discesa = 3000mt
dall'arrivo della cabinovia le buse: la giornata promette bene
quasi a baita Segantini: vista sui tornanti appena fatti in salita e vista su Travignolo, Vezzana ecc
passo Rolle: inizio di un singletrack 'taglia-tornante'
stazione a monte della funivia: vista su rif Rosetta Pedrotti
tratto di sentiero 761 con vista su Vezzana versante Sud
ora splendida discesa verso malga Campigat
Giro a dir poco spettacolare.
Parto da solo, da Falcade e prendo la cabinovia 'le buse' da qui scendo per mulattiera fino alla strada del passo Valles.
Da qui scendo fino all'imbocco della val venegia; qui la strada è zeppa di gente ma con calma si passa, fino a raggiungere la baita Segantini
Da qui si scende fino a passo Rolle e giu fino a San Martino di Castrozza (con qualche bella variante 'taglia-tornante').
Si prende ora la cabinovia e la funivia che mi porteranno alla base de La Rosetta. Ora in discesa fino al rif Rosetta Pedrotti dove farò pausa pranzo... anchè qui in un mare di gente.
Quando si riparte, alla volta del sentiero 756, si entra in un altra dimensione: la gente è sparita e si pedala in mare di roccia.
A forcella Antermarucol seguo la deviazione per il sentiero 761 che costituisce il tratto chiave della discesa... per poi diventare più facile e stupendo fino a malga Campigat e successivamente in Valle San Lucano - Taibon Agordino
Dislivello salita = 1500mt
Dislivello discesa = 3000mt
dall'arrivo della cabinovia le buse: la giornata promette bene
quasi a baita Segantini: vista sui tornanti appena fatti in salita e vista su Travignolo, Vezzana ecc
passo Rolle: inizio di un singletrack 'taglia-tornante'
stazione a monte della funivia: vista su rif Rosetta Pedrotti
tratto di sentiero 761 con vista su Vezzana versante Sud
ora splendida discesa verso malga Campigat
Lagazuoi e gallerie - Anello
17-08-2018
Oggi con i bimbi un giro ad anello facile...ma con un po di pepe
Dalla stazione a monte del della funivia del Lagazuoi partiamo e raggiungiamo la forcella Lagazuoi, forcella Travenanzes, forcella GasserDepot e forcella Granda.
Fin qui tutto facile e bello.
La discesa dalla forcella Granda invece è delicata perchè ghiaiosa e non attrezzata ma, con calma, tutto ok e raggiungiamo il sentiero 20 che ci ricondurrà al punto di partenza, dove intraprenderemo la discesa delle gallerie della grande guerra: un suggestivo dedalo di gallerie e cenge che porteranno gioia ai bimbi.
Dislivello salita = 600mt
Dislivello discesa = 1300mt
nei pressi di forcella Granda con il rifugio Lagazuoi in lontananza
delicata discesa da forcella Granda, per sentiero 1020
da forcella Granda vista verso il Laghetto sotto la Scotoni
tratti di discesa
ultima cengetta
Oggi con i bimbi un giro ad anello facile...ma con un po di pepe
Dalla stazione a monte del della funivia del Lagazuoi partiamo e raggiungiamo la forcella Lagazuoi, forcella Travenanzes, forcella GasserDepot e forcella Granda.
Fin qui tutto facile e bello.
La discesa dalla forcella Granda invece è delicata perchè ghiaiosa e non attrezzata ma, con calma, tutto ok e raggiungiamo il sentiero 20 che ci ricondurrà al punto di partenza, dove intraprenderemo la discesa delle gallerie della grande guerra: un suggestivo dedalo di gallerie e cenge che porteranno gioia ai bimbi.
Dislivello salita = 600mt
Dislivello discesa = 1300mt
nei pressi di forcella Granda con il rifugio Lagazuoi in lontananza
delicata discesa da forcella Granda, per sentiero 1020
da forcella Granda vista verso il Laghetto sotto la Scotoni
tratti di discesa
ultima cengetta
Coglians 2780mt
03-08-2018
Coglians, la vetta più alta del Friuli
Partiamo io e Giorgio dal rif Tolazzi verso rif Lambertenghi Romanin dove pernotteremo.
Il rifugio si presenta bene ed ospitale.
L'indomani partiamo verso il passo Volaia, che sovrasta l'omonimo stupendo lago, e successivamente verso destra per portarci nel versante N del Coglians.
Superato un ghiaione si arriva all'attacco della ferrata, dritta, verticale e molto atletica.
Dal mio punto di vista sono stati ricercati troppo i passaggi difficili (le placconate), che poi sono stati costretti a creare dei gradini artificiali sulla roccia... discutibile .
Finita la parte verticale ci si sposta verso destra per poi risalire facilmente verso la cresta e poi alla vetta.
La discesa avviene per la via normale in S ma a circa metà decidiamo di deviare decisamente a destra per intercettare la variante Spinotti: un sentiero a tratti esposto e non sempre attrezzato, che porta un pò sotto il rif Lambertenghi
Poi discesa verso il Tolazzi a farci una bella birretta!
Dislivello di Salita = Dislivello di discesa = 1500mt
il rifugio Lambertenghi
il lago Volaia con a sx la forcella che dà accesso ai versanti N del Coglians
sulla cresta finale, scorci sul versante N del Coglians
in vetta ci si mette comodi
altra vista sulla vetta
Battute finali della variante Spinotti
Coglians, la vetta più alta del Friuli
Partiamo io e Giorgio dal rif Tolazzi verso rif Lambertenghi Romanin dove pernotteremo.
Il rifugio si presenta bene ed ospitale.
L'indomani partiamo verso il passo Volaia, che sovrasta l'omonimo stupendo lago, e successivamente verso destra per portarci nel versante N del Coglians.
Superato un ghiaione si arriva all'attacco della ferrata, dritta, verticale e molto atletica.
Dal mio punto di vista sono stati ricercati troppo i passaggi difficili (le placconate), che poi sono stati costretti a creare dei gradini artificiali sulla roccia... discutibile .
Finita la parte verticale ci si sposta verso destra per poi risalire facilmente verso la cresta e poi alla vetta.
La discesa avviene per la via normale in S ma a circa metà decidiamo di deviare decisamente a destra per intercettare la variante Spinotti: un sentiero a tratti esposto e non sempre attrezzato, che porta un pò sotto il rif Lambertenghi
Poi discesa verso il Tolazzi a farci una bella birretta!
Dislivello di Salita = Dislivello di discesa = 1500mt
il rifugio Lambertenghi
il lago Volaia con a sx la forcella che dà accesso ai versanti N del Coglians
sulla cresta finale, scorci sul versante N del Coglians
in vetta ci si mette comodi
altra vista sulla vetta
Battute finali della variante Spinotti
Spigolo Dibona Grande Lavaredo
29-07-2018
Si re-inizia ad arrampicare in montagna dopo 2 anni... ovviamente da secondo di cordata.
Così seguo Carlo e Margherita in questo viaggio su roccia molto suggestivo, anche per le nuvole spesso ci hanno avvolto.
La via ha una parte iniziale più verticale con alcune sezioni di IV+ (un passaggio V-) poi diventa più appoggiata e più facile.
Sebbene a prima vista non sembri, la parete è molto grande ed è facile perdersi nell'immensità della 'croda'
*** unica nota: le soste sono tutte bruttine, diciamo classiche e vetuste
Raggiunta la cengia anulare (100mt sotto la cima) la si percorre in senso orario e si scende andando a raggiungere le calate della "via normale" che comunque si presenta laboriosa e da non sottovalutare per diversi passaggi di 1°-2° da fare slegati.
Forcella Lavaredo: la mistica veduta delle Tre Cime di Lavaredo, avvolte nelle nubi
una delle prime soste, con veduta sul rif Locatelli
uno dei tratti verticali della via
uno dei spettacolari tratti della cengia anulare
in sosta per attrezzare una delle prime calate
Si re-inizia ad arrampicare in montagna dopo 2 anni... ovviamente da secondo di cordata.
Così seguo Carlo e Margherita in questo viaggio su roccia molto suggestivo, anche per le nuvole spesso ci hanno avvolto.
La via ha una parte iniziale più verticale con alcune sezioni di IV+ (un passaggio V-) poi diventa più appoggiata e più facile.
Sebbene a prima vista non sembri, la parete è molto grande ed è facile perdersi nell'immensità della 'croda'
*** unica nota: le soste sono tutte bruttine, diciamo classiche e vetuste
Raggiunta la cengia anulare (100mt sotto la cima) la si percorre in senso orario e si scende andando a raggiungere le calate della "via normale" che comunque si presenta laboriosa e da non sottovalutare per diversi passaggi di 1°-2° da fare slegati.
Forcella Lavaredo: la mistica veduta delle Tre Cime di Lavaredo, avvolte nelle nubi
una delle prime soste, con veduta sul rif Locatelli
uno dei tratti verticali della via
uno dei spettacolari tratti della cengia anulare
in sosta per attrezzare una delle prime calate
Ferrata Bepi Zac - Cima Campagnaccia 2738mt
08 luglio 2018
Oggi la bella e facile ferrata Bepi Zac, con partenza dal passo San Pellegrino e successivamente con seggiovia Costabella... poi a piedi verso il visibile rifugio Passo Selle.
Qui io e la piccola veniamo accolti da un freddo pungente e così, oltre agli imbraghi, ci mettiamo anche un pile.
Purtroppo a metà dobbiamo abortire la gita causa borbottii del cielo che minacciano un bel temporale.
Dislivello salita = dislivello discesa = 650mt
da passo Selle
rifugio passo Selle visto dall'alto
uno dei suggestivi passaggi sul versante N
vetta cima Campagnaccia
Oggi la bella e facile ferrata Bepi Zac, con partenza dal passo San Pellegrino e successivamente con seggiovia Costabella... poi a piedi verso il visibile rifugio Passo Selle.
Qui io e la piccola veniamo accolti da un freddo pungente e così, oltre agli imbraghi, ci mettiamo anche un pile.
Purtroppo a metà dobbiamo abortire la gita causa borbottii del cielo che minacciano un bel temporale.
Dislivello salita = dislivello discesa = 650mt
da passo Selle
rifugio passo Selle visto dall'alto
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