26-08-2011
Oggi io, Michele, Loris e Roberto abbiamo preferito una via con poco avvicinamento... così abbiamo scelto la zona Falzarego.
tracciato della via Dibona
La via Dibona parte dalle rocce sovrastanti i ruderi del vecchio ospedale militare.
La chiodatura qui è molto buona con anelli cementati alle soste e addirittura su alcuni passaggi intermedi (....e poi capiremo meglio "addirittura")
Michele sui primi tratti verticali (si vede in cima la parete gialla strapiombante quasi al termine della via)
Nella seconda parte invece si verticalizza con belle placche articolate e discrete possibilità di integrare le protezioni fino ad effettuare un traverso esposto a sx, al termine del quale i chiodi (sia di passaggio che alle soste) quasi spariscono.
Si arriva infatti al tiro chiave, il 9°, dove facciamo sosta chi su un masso incastrato chi su uno spuntone, pronti a partire per la lama staccata su parete leggermente strapiombante... qui troveremo 3 chiodi di passaggio ma con una sosta, da brivido, sul pulpito al termine del tiro: un chiodo su roccia gialla buono come stendibiancheria (ecco che ci torna in mente lo sfarzo di chiodi cementati dei tiri precendenti)
Roberto parte per il tiro chiave su roccia gialla
Da qui parte un passaggio duro (possibilità di A0 traballante che abbiamo comunque sfruttato) che in 25mt ci porterà a termine via.
...indi per facili roccette (I°,II° e pass III°) la discesa verso Nord e poi Ovest sarà delicata ma agevole
discesa (tutta segnata con bolli rossi) verso Ovest con in vista il Lagazuoi
Oggi io, Michele, Loris e Roberto abbiamo preferito una via con poco avvicinamento... così abbiamo scelto la zona Falzarego.
tracciato della via Dibona
La via Dibona parte dalle rocce sovrastanti i ruderi del vecchio ospedale militare.
La chiodatura qui è molto buona con anelli cementati alle soste e addirittura su alcuni passaggi intermedi (....e poi capiremo meglio "addirittura")
Michele sui primi tratti verticali (si vede in cima la parete gialla strapiombante quasi al termine della via)
Nella seconda parte invece si verticalizza con belle placche articolate e discrete possibilità di integrare le protezioni fino ad effettuare un traverso esposto a sx, al termine del quale i chiodi (sia di passaggio che alle soste) quasi spariscono.
Si arriva infatti al tiro chiave, il 9°, dove facciamo sosta chi su un masso incastrato chi su uno spuntone, pronti a partire per la lama staccata su parete leggermente strapiombante... qui troveremo 3 chiodi di passaggio ma con una sosta, da brivido, sul pulpito al termine del tiro: un chiodo su roccia gialla buono come stendibiancheria (ecco che ci torna in mente lo sfarzo di chiodi cementati dei tiri precendenti)
Roberto parte per il tiro chiave su roccia gialla
Da qui parte un passaggio duro (possibilità di A0 traballante che abbiamo comunque sfruttato) che in 25mt ci porterà a termine via.
...indi per facili roccette (I°,II° e pass III°) la discesa verso Nord e poi Ovest sarà delicata ma agevole
discesa (tutta segnata con bolli rossi) verso Ovest con in vista il Lagazuoi
panoramica della discesa
Via Dibona: disliv 300mt (sviluppo 350mt), 10 tiri, soste cementate o a spit solo nella 1^parte, chiodi di passaggio pochi, difficoltà max V e V+ (o A0)