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ATTENZIONE: in relazione alle gite inserite e descritte in questo blog, gli autori declinano ogni responsabilità per incidenti occorsi ad eventuali ripetitori. Inoltre non verranno indicate difficoltà, pendenze, materiali occorrenti ecc perchè crediamo siano informazioni che competono a guide alpine, libri e/o altri siti

martedì 10 agosto 2010

FERRATA COSTANTINI ALLA MOIAZZA SUD 2878


il rif Carestiato e sullo sfondo l'itinerario di salita


Lunedì 9 agosto abbiamo percorso la rinomata ferrata Costantini, considerata da molti la più bella e difficile via ferrata delle Dolomiti. In realtà la difficoltà maggiore sta nello sviluppo complessivo dell'itinerario che richiede 9 ore abbondanti per esser completato. Siamo partiti di buon mattino dal passo Duran e in poco più di 30 minuti abbiamo raggiunto il Rifugio Carestiato. L'attaco ferrata si trova poco più a Nord..a circa 10 minuti di cammino. Come gran parte delle ferrate anche la Costantini parte subito decisa.

Superando placche in obliquo con scarsi appoggi per i piedi si comincia poi a salire in verticale.

il tratto chiave: un traverso esposto con pochi appoggi



Il primo "traguardo" è rappresentato da Cima Cattedrale a m 2557 dove arriviamo dopo circa 3 ore e 30'.


in discesa dalla vetta di Moiazza Sud

Da li comincia una splendida traversata della cresta delle Masenade per giungere poi con fatica alla forcella sella alta dove si può decidere se proseguire verso il bivacco Ghedini o salire alla cima.


un tratto esopsto della salita alla cima

La fatica si fa sentire parecchio ma non si può lasciare l'opera incompiuta e in 25 minuti saliamo alla cima.



Una volta scesi "imbocchiamo" la cengia Angelini, raggiungendo poi il bivacco Ghedini a Forcella Nevere m 2.601.



passaggi lungo la stupenda cengia Angelini


finita la cengia si è in vista del bivacco Ghedini

Da li per ripida discesa attrezzata si scende fino al bosco dei mughi e poi piegando a sinistra si rientra al rifugio Carestiato. Nel complesso la via è faticosa, richiede forza di braccia e tempo assolutamente stabile perchè non vi sono alternative d'uscita e numerosi colatoi che possono complicare le fasi di discesa. Un itineriario da consigliare con partenza al mattino presto.


a metà del ripido vallone che dalla f.lla del biv. Ghedin scende a sud

dislivello complessivo per salita e discesa = 1300 mt

2 commenti:

  1. Ciao Rudy sei un grande!!! ti seguo da quando ero bambino. Ti ricordi di me?? sono Toni Colatoio..ci siamo conosciuti su alle Torri del Vajolet. Continua così!!!! un giorno voglio un tuo autografo!!!! salutami Giorgio e Daniele!

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  2. si, mi ricordo di te e dell'incidente che hai avuto !!!
    in gamba !!!

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