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ATTENZIONE: in relazione alle gite inserite e descritte in questo blog, gli autori declinano ogni responsabilità per incidenti occorsi ad eventuali ripetitori. Inoltre non verranno indicate difficoltà, pendenze, materiali occorrenti ecc perchè crediamo siano informazioni che competono a guide alpine, libri e/o altri siti

lunedì 4 ottobre 2010

monte Pelmo - via normale (tentativo)

03-10-2010


passo Staulanza

La gita programmata al Pelmo è stata molto bella anche senza aver raggiunto la cima.
Partiamo alle 8.30 dal passo Staulanza e poco dopo le 10.00 siamo al rif. Venezia ancora avvolto da una fitta nebbiolina; poi, dopo un centinaio di mt di dislivello, raggiungiamo l’attacco della via normale del Pelmo.
Mettiamo il caschetto, partiamo e affrontiamo le prime balze rocciose ricoperte da insidioso ghiaino e raggiungiamo alla famosa cengia di Ball.

tratto della Cengia

e veniamo sopraffatti dall’incredibile panorama delle tante montagne che emergono come scogli, dal mare di nubi.

Cristoforo Colombo indica l'Antelao


l'Antelao e parte della Cengia appena percorsa

Procediamo per la cengia via via sempre più esposta, con il costante primo piano del Civetta, con molti tratti resi delicati dalla roccia spesso umida per lo scioglimento della neve dei giorni scorsi.
Molti punti sono assicurabili grazie ai numerosi chiodi e clessidre esistenti ma questo ci rallenterebbe non proco la progressione…. quindi si continua liberamente con attenzione e passo fermo visto che una distrazione potrebbe essere fatale.
A tre quarti della cengia arriviamo ad un altro passaggio esposto, questa volta attrezzato con vecchio cordone da brivido, superato il quale, in poco tempo, giungiamo alla fine di questa stupenda attraversata… senza aver capito quale fosse il temuto “passo del gatto”.

cengia avvolta nella nebbiolina

Abbandoniamo la corda e la piccozza che avevamo portato per precauzione e saliamo, questa volta dritti, verso il Caregon del Pelmo dove a 2500mt troviamo la prima neve.

Vant o Caregon del Pelmo

Alle 13.00 siamo a 2700mt e a conti fatti ci manca sicuro un ora e mezza per la cima e tra una cosa e l’altra verrebbe proprio tardi. Così io mi fermo e Marco procede un altro po’ ma anche lui desisterà a raggiungere la cima perché la neve è sempre più profonda e, oltre ad aumentare la fatica, copre anche i numerosi e insidiosi buchi.
Il rientro, soprattutto dal rif Venezia al p.sso Staulanza, ci sembrerà infinito.

Sebbene non abbiamo raggiunto la cima abbiamo fatto quasi 8h di cammino e quando si calcolano a tavolino i tempi di una gita del genere oltre al dislivello di 1500mt consiglio di tenere in considerazione lo sviluppo ( in 1h40’ dal p.so Staulanza al rif Venezia ci alza di neanche 200mt e per i passaggi delicati della cengia di Ball si impiega più di un ora per alzarsi di 50mt)

…..Pelmo … torneremo !

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